martedì 13 luglio 2021

Qualche settimana fa sono stati depositati altri 30.000 sacchi di semi per essere conservati in sicurezza nello Svalbard Global Seed Vault, un enorme deposito di calcestruzzo costruito 100 mt all'interno di una montagna coperta da permafrost, pensato per evitare la perdita del patrimonio botanico mondiale.

La struttura, finanziata e gestita dalla Norvegia, è nata nel 2008 per costituire una riserva che garantisse la diversità genetica delle colture: in scaffali sistemati in grandi sale sono conservate più di 1.000.000 di specie e varietà di semi importanti per l’alimentazione umana e animale. Provenienti da tutto il mondo e conservati in sacchetti contenenti ciascuno qualche centinaio di esemplari, sono mantenuti a una temperatura costante di -18°.

Sono state scelte le Svalbard perché isolate e facilmente raggiungibili con un volo di linea (inoltre la Norvegia è un paese politicamente stabile, ragionevolmente al riparo da guerre e rivolte).

La banca dei semi ha già dimostrato la sua utilità quando, qualche anno fa, un gruppo di ricercatori di Aleppo ha richiesto “un prelievo”: il loro istituto era stato distrutto dall'Isis e hanno così potuto ricostituire il patrimonio di semi per le proprie ricerche.


 

Svalbard Global Seed Vault 

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